La pipa
Sono una pipa, sono
D’uno scrittore. Guarda la mia faccia
Cafra o abissina,
capirai quanto fuma il mio padrone.
Se il dolore l’opprime,
io fumo come fuma una capanna
dove cuoce la cena
dove cuoce la cena
per chi torna dai campi.
Gli cinge e culla l’anima la rete
Mobile e cilestrina che si leva
Dalla mia bocca in fiamme
E incantano il suo spirito le spire
D’un dittamo potente, e d’ogni affanno
Fanno lieve il suo cuore.
Mobile e cilestrina che si leva
Dalla mia bocca in fiamme
E incantano il suo spirito le spire
D’un dittamo potente, e d’ogni affanno
Fanno lieve il suo cuore.
Charles Baudelaire, I fiori del male (1857)
Qui la pipa si autoelogia vantandosi dell'effetto benefico che produce sul proprio padrone, allontanandolo dai dolori della vita con la propria lentezza.
La pipa di Maigret e altri racconti
"Posò le pratiche in un angolo della scrivania, batté sul davanzale il fornello della pipa ancora calda, andò là dove avrebbe dovuto essere, alla sua destra. Non la trovò. Accanto al posacenere c'erano sì tre pipe , di cui una di schiuma, ma la sua prediletta, quella che cercava sempre con sé-una grossa pipa di radica, leggermente ricurva, che la moglie gli aveva regalato dieci anni prima per il compleanno-, insomma "la sua vecchia buona pipa", come la chiamava lui, non c'era."
Georges Simenon, pagina 1, La pipa di Maigret e altri racconti(1947)
Commisario Maigret
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Un caso di identità
“Sherlock Holmes restò alcuni minuti in silenzio, con la punta delle dita congiunte, le gambe allungate, lo sguardo rivolto al soffitto. Poi tolse dal portapipe la vecchia pipa di terra che per lui fungeva sempre da consigliera nei momenti difficili e dopo averla accesa si appoggiò all’indietro, contro lo schienale della poltrona, avvolgendosi in dense spirali di fumo azzurrognolo, con un’espressione di infinito languore sul viso.”
Sir Arthur Conan Doyle,Un caso di identità (1891)
Figura di Sherlock Holmes
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